ALL IN FOUR

 

                                                       

            

 

Il Toronto bridge a carico immediato e posizionamento entro la giornata, è effettivamente la grande novità degli ultimi 5/6 anni.
In cosa consiste: in pazienti senza denti o con pochi denti compromessi, permette, nella stessa seduta, l’estrazione delle eventuali ultime radici presenti, il contemporaneo inserimento di 4 impianti nell’inferior oppure 6 impianti nel superiore, a cui viene poi fissata una protesi fissa dell’intera arcata dentale, dopo poche ore, in genere in serata.

                                                                       

 

Ciò è possibile grazie a varie ragioni:

utilizzo di una particolare tecnica di posizionamento degli impianti ( gli ultimi sono inclinati in una maniera particolare )

utilizzo di impianti di discrete dimensioni e con particolari caratteristiche di forma e superficie che stimolino l’integrazione con l’osso, in maniera più rapida e completa possibile, ed anche garantiscano una stabilità immediata sufficiente.

                                                            

 

 

Si perché in implantologia, come in ortopedia, la stabilità, l’immobilità dell’osso che deve guarire, è fondamentale: da sempre si ingessa un osso rotto per tenerlo fermo e farlo guarire così come si lasciava sepolto e inutilizzato un impianto per farlo integrare al meglio con l’osso circostante ( ciò perché il processo di guarigione/formazione di osso/integrazione che avviene fra il titanio e l’osso è del tutto simile a quello che avviene fra due frammenti di osso).

Oggi tuttavia gli ortopedici sempre più spesso collegano i frammenti di un osso rotto immobilizzandoli con viti o perni e, invece di lasciare il paziente immobile ingessato per settimane o mesi, gli permettono di effettuare attività leggera sin da subito: l’osso de ben immobilizzato anche se sollecitato lievemente guarisce lo stesso, anzi guarisce prima e meglio.
Lo stesso accade con i nostri 4/6 impianti di sostegno ad un toronto bridge, se sono sufficientemente larghi, lunghi e quindi stabili, se vengono uniti fra di loro in maniera rigida ed secondo alcuni dettami ( a semicercio, in offset…..)e vengono sollecitati nella giusta maniera con una protesi ben progettata e costruita, si integrano ugualmente, anzi si integrano meglio e prima.

Cardine quindi di questa metodica è anche una nuova tecnologia: la sintercristallizzatrice. Un nome complicato che indica un apparecchiatura in grado di saldare direttamente all’interno della bocca, senza scintille e soprattutto senza calore, il titanio: ciò ci permette di solidarizzare fra loro gli impianti appena inseriti con una barra in titanio ed inglobarla in poche ore nella protesi fissa toronto bridge, ottenento un manufatto con una struttura resistente perché in metallo ( titanio ) ed assolutamente precisa perché non costruita in base ad un impronta, ma direttamente saldando i componenti in loco, in bocca.

 

Ovviamente tutto traumatico e non doloroso perchè questa particolare tecnologia non sviluppa calore ma può saldare solo titanio con titanio, grazie a delle particolari caratteristiche metallurgiche del titanio stesso.